Il cacciatore di Ottomila by Marco Confortola

Il cacciatore di Ottomila by Marco Confortola

autore:Marco Confortola [Confortola, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hoepli
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Share Everest

Perso Gnaro mi resta il mio altro papà di Ottomila, Agostino Da Polenza, ed è proprio lui che mi contatta per “Share Everest 2008”, un progetto targato sempre Cnr che ha l’obiettivo di montare la stazione meteo più alta del mondo. Insieme a me ci saranno Michelino Enzio e Gnaro, che evidentemente non ha resistito al richiamo dell’aria sottile.

L’idea era posizionare la stazione sulla cima della Dea Madre, ma le condizioni ambientali, specie le violente raffiche di vento e le temperature polari hanno dissuaso i tecnici, che hanno poi optato per il Colle Sud, a quota 8000. Lì, sul sellone grande come tre campi da calcio che collega Everest e Lhotse, avremmo allestito la stazione di monitoraggio climatico, mentre sulla cima, a 8850 metri dal livello del mare, avremmo comunque portato un sensore, non solo ma anche per un obiettivo simbolico: rilevare un dato unico, la temperatura nel punto in cui la Terra e il cielo si incontrano.

Per l’esperienza in sé. Per l’orgoglio di prendere parte a una spedizione così importante. Per la possibilità di non pensare solo al lato sportivo, facendo qualcosa che non riguarda solo me e i miei Ottomila, ma la comunità. Per l’occasione di acclimatarmi in vista della tappa successiva, il ritorno sul K2. Per tutte queste ragioni accetto all’istante e poche settimane dopo raggiungo Gnaro e Michelino a Namche Bazar, nella valle del Kumbu, e da lì ci muoviamo carichi di bidoni con dentro materiale di ogni tipo verso i 5350 metri del campo base dell’Everest. E, una volta allestita la tenda e riposato tre o quattro giorni, cominciamo a faticare sulla montagna.

Procediamo bene, spediti finché la torcia olimpica si mette sulla nostra strada. È il 2008, l’anno delle olimpiadi cinesi. E Pechino ha deciso di aprirsi al mondo. Ma fino a un certo punto. Sceglie infatti lei come, quando e cosa mostrare. Ad esempio, l’Everest no. Probabilmente i cinesi vogliono essere i primi a scalarla in quell’anno o forse non vogliono problemi durante il passaggio della fiaccola, fatto sta che non ci lasciano salire sulla montagna.

A dire il vero i problemi sono cominciati ancor prima di arrivare al capo base, con impedimenti di ogni tipo, dalle complicazioni burocratiche ai numerosi posti di blocco sulla strada. Tuttavia, se possibile, la situazione peggiora sulla montagna. Ad esempio, al campo base sono vietatissimi i telefoni satellitari, che addirittura ci vengono sequestrati. Un giorno i militari cinesi, d’accordo con i colleghi nepalesi, arrivano, se li fanno consegnare e li chiudono in un bidone guardato a vista. E non ce li fanno usare se non all’ora che decidono e in loro presenza. E chi fa il furbo, come un trentino che se l’era imboscato e ha provato a chiamare di nascosto, rischia di essere portato via di peso e rinchiuso chissà dove. Non solo: non possiamo neppure provare la strumentazione, se i macchinari che abbiamo trasportato quassù funzionano o ci sono problemi legati al meteo o alla quota. Un giorno tentiamo comunque, tiriamo fuori e montiamo un termometro e… tempo due minuti arrivano i cinesi per farcelo smontare.



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